Triste è vedere come l’acume possa diventare petulanza, la sagacia presunzione, l’intelligenza miseria di giudizio.
La superbia devasta la sapienza e chiunque si crede orgogliosamente dogmatico vede negli altri e non in se stesso sentimenti di insana invidia e maldicenza!
Questi individui non sono certamente poeti, né filosofi, né saggi, né coltivatori di valori, né messaggeri di emozioni…anche se paradossalmente si credono tali: sono invece cattedrali spoglie di boriosa vanagloria e cattedre assiepate di arroganti sputasentenze…e la cosa che lascia interdetti è purtroppo restarne coinvolti senza averne nè arte nè parte!
Piuttosto che venire a contatto con questa immodestia tracotante è preferibile assorbire lo spessore lieve e delicato dell’ignorante!
Un ignorante forse non saprà dipingere le parole con tanta eleganza ma di certo non ti confonde con esagerati apprezzamenti o falsa gratitudine.
E’ schietto senza apparire servile o lusinghiero, è trasparente e franco senza voler attirare complimenti, è educato e pulito perché la sua posa è genuinamente umile!
Quando il sapere e una mente brillante non si accompagnano a educazione e rispetto delle idee altrui, a cauta sensibilità e soprattutto a candore di cuore, tutta questa scienza arzigogolata da compiaciute oratorie diventa solo il sintomo di amara aridità.
Chi dà loro il diritto di giudicare o di codificare come immondo qualsiasi sentimento o pensiero altrui solo perché diverso o divergente dal proprio?
Forse è soltanto la consapevolezza, celata con vergogna, di avere la gramigna nel cuore piuttosto che un giardino di fiori, che li erge a giudici…e poi il cosiddetto carbone bagnato fa il lavoro finale: li sbalza in avanti a lanciare la cenere rimasta sotto lo stesso carbone sputandola in faccia agli altri per non seppellire se stessi in questo fumo che non ha mai cotto l'arrosto!
Avete ragione: mancano di umiltà, di coraggio e a parer mio anche di coscienza…perchè se si fermassero ad esaminarsi si biasimerebbero con orrore e capirebbero che si sono involuti dalla figura di “Homo Sapiens” a quella, pericolosa
ma a dire il vero anche ridicola, di “Homo Saccens”!
Diceva un certo Dante (e lui mi pare fosse davvero esperto di poesia...): ”Non ti curar di loro ma guarda e passa….!”
Edited by Mizia72 - 7/9/2007, 01:01