A mio parere, se anche Eleanor fosse intervenuta Terence non avrebbe cambiato idea. Troppo forte il suo senso dell'onore e davvero inattaccabile il suo senso etico.
La tragedia di Susanna è innegabile: giovanissima, bella, colma di radiose prospettive per il futuro, improvvisamente perde tutto. Restare mutilata comporta per lei il venir meno non solo della carriera d'attrice, ma anche delle sue personali attrattive. Dal momento che Terence è un ragazzo estremamente sensibile, non può ignorare tutti i singoli risvolti del dramma di Susanna, e quindi non può abbandonarla. Non lo farebbe mai.
Tuttavia ci si può chiedere se la presenza di Eleanor sarebbe stata utile per evitare non la decisione di Terence, ma il suo fatale crollo psicologico. In una situazione tanto delicata, in genere la presenza affettuosa di una madre può recare conforto. Quando, infatti, un dolore diventa insopportabile? Quando ci si trova soli, quando intorno a sé si sperimenta il deserto dei sentimenti, quando non c'è una voce amica disposta ad ascoltare, o della quale fidarsi. Quando l'unica, agghiacciante presenza è il vuoto.
D'altra parte Terence è sempre stato solo, non hai mai conosciuto il calore di una famiglia normale, non ha mai potuto confidarsi con nessuno: è un respinto, per certi versi è addirittura un reietto, nonostante la sua privilegiata condizione sociale. Non è neppure abituato a sfogarsi, a parlare, ad esprimere le sue emozioni, e forse, quando capita la tragedia di Susanna, è troppo tardi perché impari a farlo.
Se Eleanor, finalmente, si comportasse da madre, se facesse il primo passo per andargli incontro, se fosse in grado di aiutarlo psicologicamente quando si trova imprigionato in una situazione senza via d'uscita, Terence accetterebbe di confidarsi con lei, di sfogarsi con lei, di gridare il suo dolore e quindi di renderlo più sopportabile? Ne dubito. La riconciliazione con sua madre è avvenuta tardi e non ha prodotto una vera intimità.
Abituato alla solitudine, introverso, spesso cupo, orgoglioso, disperatamente bisognoso d'affetto, troppo giovane per affrontare psicologicamente la tragedia che si abbatte su di lui, ma nel contempo troppo adulto per abbandonarsi improvvisamente all'ipotetico abbraccio di una madre che in realtà non si è mai comportata come tale, Terence è inevitabilmente destinato a cedere sotto il terribile peso di quanto è accaduto.
No, non solo non potrebbe fare un'altra scelta relativamente a Susanna, ma probabilmente anche la sua successiva degradazione è un'inevitabile conseguenza di ciò che egli è stato ed è diventato. Una dolorosissima, lacerante conseguenza della solitudine che ha caratterizzato la sua malinconica esistenza. E quando l'unico suo affetto, cioè Candy, gli viene negato, quando la sua unica speranza di sconfiggere la solitudine s'infrange contro una realtà tanto dura, il crollo psicologico è inevitabile.
Sua madre non potrebbe dunque fare nulla né per fargli cambiare idea, né per impedire la sua devastante depressione, almeno secondo me.
FINE DELLA FILIPPICA