| Il mio dubbio era tra Iriza e Susanna, sono contenta di aver votato Susanna qualche tempo fa, sennò la sua riga restava vuota, e non lo meritava….in nessun caso avrei votato Annie. La mia scelta è un po’ dettata dal pragmatismo, cioè valutando la portata dei danni che fanno a Candy. Se fossi la psicoterapeuta di Candy (anche se mi viene da ridere a pensare a Candy che decide di andare in psicoterapia…) le direi: “Per Iriza benissimo, sai perfettamente come neutralizzarla! Per Annie, altrettanto bene: hai saputo andare oltre i suoi limiti, hai creduto nella sua bontà fondamentale e nel vostro legame e l’hai aiutata a farla emergere e adesso siete di nuovo amiche e più serene; ma Susanna! Ragazza mia apri gli occhi, guarda quello che ti sta facendo, guarda quello che ti stai facendo…”. Certo che se Annie fosse stata una cattiva genuina come Iriza, se avesse trasformato la sua invidia puerile in un’avversità dichiarata verso Candy, come personaggio sarebbe stato più interessante, e forse ci sarebbe piaciuta di più, una cattiva con delle motivazioni profonde….ma con tutte le sue pecche, non riesco a pensare a Annie come a una versione timida di Iriza: quest’ultima parte con una volontà determinata a fare del male, e questo per me fa ancora la differenza. Non credo che Annie arriverebbe mai a far del male intenzionalmente a Candy, fosse anche soltanto perché non ne ha il fegato…si limita a piagnucolare e a contorcersi nel senso di colpa, a fare quello “che le dispiace tanto fare”, ma senza fare nulla di concreto per evitarlo…e allora se si ha un’amica così le possibilità sono due: o si tira una bella croce sopra a questa cosiddetta amicizia, come farebbero molti di noi, oppure, come fa Candy, si sceglie di ascoltare la voce del cuore prestando fede all’antico legame viscerale, con risultati soddisfacenti per tutti. Insomma, che si scelga una linea di condotta piuttosto che un’altra, la situazione è gestibile. Susanna invece… Susanna non è un’amica di Candy, niente di sconvolgente quindi se persegue il suo interesse a scapito di quello della nostra amata protagonista. In più restare paralizzati in un incidente è una disgrazia che farebbe invelenire contro il mondo chiunque di noi. Ma a Susanna succede anche qualcos’altro: assiste ad un evento umanamente meraviglioso, e per di più in suo favore, quale il generoso sacrificio di Candy e Terence: è questo un atto che ti dà la fiducia più completa nella bontà del genere umano, che ti fa credere che il mondo sia un bel posto dove vivere. Candy che le è vicina in un momento cruciale quale il tentativo di suicidio, e che poi non esita a rinunciare per lei all’uomo che ama non può più essere considerata una nemica sconosciuta, per diventare quella a cui forse deve di più nella sua vita. E Susanna invece…al cospetto di Terence, pietrificato dal dolore che guarda dalla finestra il suo cuore nella neve che si allontana da lui per sempre e le dice con voce rotta “ormai ho scelto te” riesce solo a sorridere trasfigurata dalla gioia…quando Terence, in totale crisi esistenziale l’abbandona per dedicarsi momentaneamente a vita randagia, Candy, che apprende la cosa indirettamente, è sconvolta e preoccupata, sua madre, preoccupata (….) lo segue di nascosto, Susanna invece…fa sapere ai giornali che ha fiducia in tutto quello che Terence fa….e passa per persona comprensiva, che merita tutta la dedizione. Una volta che Terence è suo mai, mai una parola, un pensiero, un turbamento verso quell’amore immenso che un tempo era il suo incubo e che ha provveduto a infrangere…Sa di aver causato una catastrofe, ma si ritiene nel giusto, e convince di questo anche gli altri….Almeno Annie quando fa danni dimostra un po’ di dispiacere condito di qualche lacrimuccia, in modo inutile e irritante se vogliamo, ma Susanna invece….dopo due anni le viene in mente di preoccuparsi di scrivere una lettera amichevole a Candy, per dispiacersi delle circostanze in cui si sono conosciute…e dato che ci siamo ricordarle in modo sottile la sua grama condizione di malata in cui versa, che le da diritto a tutto , soprattutto a non essere deprivata di ciò che non le apparterrà mai veramente. Qui veramente qualcuno finisce in psicoterapia…. Iriza si sa che è cattiva e quindi ci si comporta di conseguenza, idem per Annie di cui si sanno i grossi limiti, Susanna invece…io se trovassi sulla mia strada un’avversaria così non dormirei la notte. Micidiale.
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